Il microcredito come strumento di accesso alla cessione dei crediti fiscali

 

 

Cos’è il microcredito

Nel panorama finanziario contemporaneo, il microcredito emerge come una soluzione innovativa che ha profondamente trasformato l’accesso al credito per quei soggetti tradizionalmente esclusi dai circuiti bancari convenzionali. Questo strumento, che ha mosso i suoi primi passi come veicolo di sviluppo nei paesi emergenti, trova oggi applicazioni sempre più sofisticate nelle economie avanzate, particolarmente nella gestione dei crediti fiscali per le piccole e medie imprese.

Caratteristiche distintive

La natura stessa del microcredito si distingue per la sua capacità di erogare prestiti di importo contenuto a soggetti considerati “non bancabili” secondo i parametri tradizionali. La sua peculiarità risiede non solo negli importi più accessibili, ma soprattutto in un approccio che privilegia procedure semplificate e una valutazione qualitativa del merito creditizio. Questo si accompagna a un significativo supporto tecnico e gestionale, oltre che a una maggiore flessibilità nelle garanzie richieste.

Metodologia innovativa

L’approccio metodologico del microcredito si fonda su principi profondamente innovativi. Invece di concentrarsi esclusivamente sulla storia creditizia, pone l’accento sul potenziale dell’impresa e sulla sostenibilità del progetto presentato. Questo processo è costantemente supportato da un’attività di consulenza continua e da un monitoraggio attivo delle posizioni, creando un rapporto di vera partnership con il beneficiario del credito.

Le sfide delle PMI

Nel contesto specifico della cessione dei crediti fiscali, le PMI con una storia creditizia limitata o problematica si trovano spesso di fronte a ostacoli apparentemente insormontabili. Gli istituti tradizionali, con le loro richieste di track record consolidati e procedure di due diligence rigide e standardizzate, spesso impongono garanzie sproporzionate rispetto al rischio effettivo dell’operazione.

Il ruolo strategico del microcredito

È proprio in questo scenario che il microcredito può giocare un ruolo determinante. La sua capacità di offrire una valutazione personalizzata si traduce in un’analisi approfondita non solo del business attuale, ma anche delle sue prospettive future e del contesto operativo in cui l’impresa si muove. La flessibilità operativa permette di adattare le procedure alle specificità di ogni singola impresa, fornendo al contempo un supporto concreto nella strutturazione dell’operazione.

Come funziona il microcredito

Il modello operativo proposto si articola attraverso fasi ben definite. Si parte da un’accurata analisi preliminare della posizione fiscale e della documentazione disponibile, valutando attentamente la capacità gestionale dell’impresa. Segue una fase di strutturazione in cui si definiscono gli importi cedibili, le condizioni dell’operazione e si pianificano i flussi finanziari. L’implementazione finale prevede un costante supporto tecnico-operativo e un attento monitoraggio dell’operazione.

Vantaggi per le imprese

I benefici per le PMI sono molteplici e significativi. Oltre all’accesso immediato alla liquidità, le imprese possono godere di condizioni più adeguate al loro profilo aziendale e di una sostanziale riduzione degli oneri burocratici. Il supporto gestionale continuo contribuisce inoltre a migliorare il profilo creditizio complessivo dell’azienda, favorendo lo sviluppo di relazioni bancarie più strutturate e una crescita della cultura finanziaria aziendale.

Microcredito per imprese

Il microcredito, quindi, si configura come una soluzione particolarmente efficace per facilitare l’accesso delle PMI alla cessione dei crediti fiscali, superando le limitazioni imposte dal sistema bancario tradizionale. La sua metodologia operativa, basata su una valutazione qualitativa e un supporto continuo, risponde perfettamente alle esigenze delle imprese con storia creditizia limitata o problematica, offrendo una concreta via d’accesso alla monetizzazione dei crediti fiscali e al conseguente sviluppo aziendale.

Il successo di questo approccio richiede certamente una stretta collaborazione tra gli operatori del microcredito, le PMI e il sistema fiscale nel suo complesso. Tuttavia, i benefici potenziali in termini di sviluppo economico e inclusione finanziaria giustificano ampiamente l’investimento necessario per la sua implementazione, configurando il microcredito come uno strumento strategico per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano.

GrifoFinance ha stretto un accordo strategico oltre che operativo con Mikro Kapital Italia, a sostegno delle startup e attività imprenditoriali di qualità non ancora bancabili, oltre che per tutte quelle situazione in cui le piccole imprese faticano a trovare attenzione da parte degli istituti bancari tradizionali.

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Cessione dei crediti fiscali: guida definitiva per le imprese italiane nel 2024

Il panorama dei crediti fiscali in Italia

Nell’attuale contesto economico italiano, la gestione efficiente dei crediti fiscali è diventata un elemento cruciale per la salute finanziaria delle imprese. Con un volume stimato di oltre 30 miliardi di euro di crediti fiscali in circolazione, le aziende si trovano di fronte a una significativa opportunità di ottimizzazione finanziaria. Questo articolo mira a fornire alle imprese italiane una comprensione dettagliata del processo di cessione dei crediti fiscali, evidenziandone i vantaggi, le procedure e le considerazioni strategiche.

I crediti fiscali rappresentano somme che un’impresa può vantare nei confronti dello Stato. Questi possono derivare da diverse fonti, tra cui i cosiddetti crediti “classici” come IRES, IRAP e IVA, i crediti da bonus edilizi come il Superbonus 110% e l’Ecobonus, i crediti da investimenti in ricerca e sviluppo, e altri crediti derivanti da anticipi sui termini di versamento o da specifiche agevolazioni settoriali.

Negli ultimi anni, il mercato dei crediti fiscali in Italia ha subito profonde trasformazioni. L’introduzione di incentivi significativi, come il Superbonus 110%, ha generato un volume senza precedenti di crediti fiscali. Questo ha portato a un’espansione del mercato secondario dei crediti, all’emergere di nuovi player finanziari specializzati nell’acquisto di crediti e a una maggiore complessità normativa e gestionale per le imprese.

La cessione dei crediti: meccanismi e vantaggi

La cessione dei crediti è un’operazione finanziaria attraverso la quale un’impresa (il cedente) trasferisce il proprio credito fiscale a un altro soggetto (il cessionario), tipicamente un istituto finanziario o un’altra impresa, in cambio di liquidità immediata. Questo meccanismo offre numerosi vantaggi alle imprese cedenti.

In primo luogo, la cessione dei crediti fornisce liquidità immediata, trasformando crediti futuri in risorse disponibili nel presente. Questo migliora il capitale circolante e offre la possibilità di investire in nuove opportunità di business. Inoltre, la cessione elimina il rischio di incapienza fiscale, permettendo la realizzazione dell’intero valore del credito, indipendentemente dalla capienza fiscale dell’azienda.

Le condizioni finanziarie della cessione sono spesso vantaggiose, con uno sconto applicato generalmente inferiore ai tassi di interesse di altre forme di finanziamento. Un altro beneficio significativo è l’assenza di garanzie aggiuntive, poiché il credito stesso, essendo emesso dallo Stato, funge da garanzia.

La cessione del credito comporta anche una semplificazione gestionale, riducendo la complessità amministrativa legata alla compensazione pluriennale e liberando risorse interne dedicate alla gestione dei crediti. Questo può portare a un miglioramento degli indicatori di bilancio, con un potenziale impatto positivo sul rating creditizio dell’azienda.

Infine, la cessione offre una notevole flessibilità strategica. Le imprese possono scegliere di cedere solo una parte dei loro crediti, mantenendo un controllo strategico e adattando l’operazione alle proprie esigenze finanziarie specifiche.

 

Cessione dei crediti

Il quadro normativo aggiornato al 2024

Il contesto normativo della cessione dei crediti fiscali ha subito numerose modifiche negli ultimi anni. Al luglio 2024, le principali disposizioni includono la possibilità per banche e intermediari finanziari di utilizzare i crediti acquisiti per sottoscrivere titoli di Stato a lungo termine, con l’obiettivo di aumentare la liquidità del mercato dei crediti.

Sono state introdotte restrizioni significative sull’applicazione dello “sconto in fattura” per nuovi interventi edilizi dal febbraio 2023, con eccezioni per specifiche categorie di lavori o beneficiari. Per quanto riguarda i crediti IRES, IRAP e IVA, è stata definita una procedura specifica per la cessione, che richiede una richiesta di rimborso preliminare.

È importante notare che alcune tipologie di crediti derivanti da agevolazioni specifiche alle imprese non possono essere ceduti, con eccezioni per crediti legati a misure di emergenza, come quelli relativi al periodo Covid-19. Inoltre, sono state rafforzate le norme sulla responsabilità dei cessionari, con l’obbligo di una due diligence approfondita per prevenire frodi.

Queste evoluzioni normative hanno implicazioni pratiche significative per le imprese. È diventata necessaria una valutazione attenta della natura del credito prima di procedere alla cessione, e l’importanza di una documentazione completa e accurata per facilitare il processo di cessione è aumentata. Le aziende devono ora considerare attentamente le tempistiche di compensazione versus cessione nella loro pianificazione finanziaria.

Il processo di cessione del credito

Il processo di cessione del credito si articola in diverse fasi chiave. Inizia con un’analisi preliminare, durante la quale viene valutata la natura e l’entità dei crediti fiscali e viene verificata la loro cedibilità in base alle normative vigenti. Segue la certificazione del credito, che comporta la verifica della validità e delle caratteristiche del credito, nonché la raccolta della documentazione necessaria.

La fase successiva è la ricerca del cessionario, che implica l’identificazione dei potenziali acquirenti, che possono essere banche, fondi o imprese, e la valutazione delle offerte e delle condizioni proposte. Una volta individuato il cessionario, si procede con la negoziazione e la contrattualizzazione, definendo le condizioni di cessione e procedendo alla stesura e firma del contratto.

Un passaggio cruciale è la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, che prevede la notifica formale della cessione e l’aggiornamento del cassetto fiscale. Il processo si conclude con la fase di liquidazione, durante la quale avviene il trasferimento del corrispettivo dal cessionario al cedente e si verifica la corretta esecuzione dell’operazione.

Per quanto riguarda la documentazione richiesta, le imprese devono generalmente fornire una visura camerale aggiornata, i bilanci degli ultimi esercizi, la documentazione specifica relativa al credito (come fatture o certificazioni per bonus edilizi), le dichiarazioni fiscali rilevanti e qualsiasi altra documentazione aggiuntiva richiesta dal cessionario.

Il ruolo di GrifoFinance nella cessione dei crediti

In questo complesso scenario, GrifoFinance si posiziona come partner strategico per le imprese che intendono cedere i propri crediti fiscali. L’approccio di GrifoFinance si articola in diverse fasi chiave, a partire da un’analisi e consulenza iniziale approfondita. In questa fase, viene valutata la situazione finanziaria dell’azienda, analizzati in dettaglio i crediti fiscali disponibili e fornita una consulenza strategica sulle opzioni di cessione più vantaggiose.

GrifoFinance si occupa poi della certificazione del credito, verificando accuratamente la validità e le caratteristiche del credito, supportando l’azienda nella raccolta e organizzazione della documentazione necessaria e facendo da interfaccia con gli enti competenti per eventuali chiarimenti e verifiche.

Un servizio distintivo offerto da GrifoFinance è la prefattibilità gratuita, che prevede un’analisi preliminare entro 48 ore, una valutazione del potenziale di cessione e delle condizioni di mercato, e una stima iniziale del valore realizzabile.

Nella fase di ricerca del migliore acquirente, GrifoFinance sfrutta il suo accesso a una vasta rete di potenziali cessionari, inclusi istituti di credito tradizionali, piattaforme FinTech innovative, fondi d’investimento specializzati e grandi aziende con esigenze fiscali significative. Questo permette di negoziare le migliori condizioni per il cliente.

GrifoFinance si occupa poi della gestione completa del processo, dalla preparazione e presentazione della documentazione richiesta, al supporto nella fase di due diligence, all’assistenza nella redazione e revisione dei contratti, fino al coordinamento con tutti gli attori coinvolti nel processo.

Infine, GrifoFinance offre un servizio di monitoraggio post-cessione, verificando la corretta esecuzione dell’operazione, supportando l’azienda nella gestione degli adempimenti post-cessione e fornendo una consulenza continua per future opportunità di ottimizzazione fiscale.

 

Cessione dei crediti fiscali

Considerazioni strategiche per le imprese

Le imprese dovrebbero considerare la cessione dei crediti in diverse situazioni. Ad esempio, quando c’è necessità di liquidità immediata per investimenti o gestione operativa, quando il volume dei crediti fiscali supera significativamente la capienza fiscale dell’azienda, come parte di una strategia di ottimizzazione del capitale circolante, o per ridurre i costi e le complessità amministrative legate alla gestione dei crediti.

Nel valutare l’opportunità di cedere i propri crediti fiscali, le imprese devono considerare diversi fattori. È importante confrontare il valore attuale del credito con lo sconto applicato nella cessione, valutare l’impatto sulla pianificazione fiscale a medio-lungo termine, considerare le implicazioni di bilancio e l’impatto sugli indicatori finanziari, e confrontare questa opzione con alternative come i finanziamenti bancari tradizionali.

Ci sono anche rischi da considerare, come la possibilità di cedere a condizioni non ottimali o i rischi normativi legati alle frequenti modifiche legislative. Tuttavia, questi rischi possono essere mitigati attraverso una consulenza esperta, l’accesso a un ampio mercato di acquirenti e un costante aggiornamento sulle evoluzioni normative.

Prospettive future del mercato dei crediti fiscali

Guardando al futuro, emergono diverse tendenze nel mercato dei crediti fiscali. Si osserva una crescente digitalizzazione del processo di cessione, lo sviluppo di piattaforme blockchain per la gestione dei crediti e la possibile introduzione di nuovi incentivi fiscali in settori strategici.

Il mercato presenta sia dubbi che opportunità. Da un lato, c’è il rischio di una potenziale saturazione del mercato dei crediti da bonus edilizi. Dall’altro, si prospetta l’emergere di nuove tipologie di crediti fiscali legate a politiche di sviluppo sostenibile. Inoltre, si avverte la necessità di una maggiore regolamentazione e standardizzazione del mercato.

Gestire i crediti con GrifoFinance

La cessione dei crediti fiscali rappresenta quindi un’opportunità concreta, per le imprese italiane, di ottimizzare la propria posizione finanziaria. Con una comprensione approfondita del processo, delle normative e delle strategie coinvolte, le aziende possono sfruttare al meglio questa opzione finanziaria.

In un contesto economico in costante evoluzione, la capacità di gestire efficacemente i crediti fiscali può fare la differenza tra stagnazione e crescita. Le imprese che sapranno sfruttare strategicamente questa opportunità potranno liberare risorse preziose, migliorare la propria liquidità e posizionarsi in modo vantaggioso per cogliere le sfide e le opportunità future del mercato italiano.

GrifoFinance si propone come partner esperto in questo percorso, offrendo una consulenza completa e personalizzata per massimizzare i benefici della cessione dei crediti. Con il supporto di esperti del settore, le imprese possono navigare con sicurezza nel complesso panorama della cessione dei crediti, trasformando potenziali ostacoli in opportunità di crescita e sviluppo.

Cessione dei crediti: le novità che stanno rivoluzionando il settore

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La cessione dei crediti sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Con le recenti innovazioni normative, l’avvento delle piattaforme digitali e l’impatto del COVID-19, il panorama finanziario sta cambiando continuamente. Scopriamo insieme le ultime tendenze, le opportunità e le sfide che questo settore sta affrontando, e come possono influenzare le strategie finanziarie delle piccole e medie imprese, dei manager e dei liberi professionisti.

 

In un mondo finanziario in costante evoluzione, la cessione dei crediti emerge come una pratica sempre più rilevante. Recentemente, sono emerse diverse novità che stanno influenzando significativamente questo settore. Ecco una panoramica delle ultime tendenze e come queste potrebbero influenzare le piccole e medie imprese, i manager e i liberi professionisti.

1. Innovazioni normative e fiscali

Recentemente, sono state introdotte nuove normative che influenzano la cessione dei crediti. Queste includono modifiche alle leggi fiscali e ai regolamenti bancari. È fondamentale comprendere come queste modifiche possano impattare le pratiche di cessione dei crediti, soprattutto per le PMI che spesso si affidano a queste strategie per migliorare la loro liquidità.

2. Digitalizzazione e piattaforme online

La digitalizzazione sta giocando un ruolo cruciale nel settore della cessione dei crediti. Con l’emergere di piattaforme online dedicate, è ora più facile per le aziende gestire la cessione dei crediti. Queste piattaforme offrono soluzioni automatizzate che possono semplificare il processo, riducendo i tempi e i costi associati.

3. Impatto del COVID-19 e recupero crediti

La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul recupero dei crediti. Molte aziende hanno dovuto rivedere le loro strategie di cessione dei crediti per fronteggiare le sfide economiche. È importante rimanere aggiornati sulle ultime tendenze in questo ambito, soprattutto in un periodo di incertezza economica.

4. Opportunità di investimento e rischi

La cessione dei crediti offre interessanti opportunità di investimento, ma non è priva di rischi. È essenziale valutare attentamente questi aspetti, considerando sia il contesto economico attuale sia le prospettive future. Gli investitori dovrebbero essere consapevoli delle potenziali insidie e delle strategie per mitigarle.

5. Consigli per le PMI e i professionisti

Per le piccole e medie imprese e per i liberi professionisti, è fondamentale rimanere informati e ricercare consulenza qualificata. La cessione dei crediti può offrire soluzioni efficaci per migliorare la liquidità, ma richiede una comprensione approfondita delle dinamiche di mercato e delle normative vigenti.

La cessione dei crediti come strumento

La cessione dei crediti è un settore in rapida evoluzione, con molte novità e opportunità. Rimane essenziale per le aziende e i professionisti rimanere aggiornati e ricercare consulenza qualificata per navigare in questo ambiente complesso. Con le giuste strategie e conoscenze, la cessione dei crediti può diventare uno strumento potente per migliorare la gestione finanziaria e sostenere la crescita aziendale.

 

Vuoi rimanere al passo con le ultime novità nel settore della cessione dei crediti e scoprire come queste possono beneficiare la tua attività? Contatta oggi stesso GrifoFinance per una consulenza personalizzata. I nostri esperti sono pronti ad aiutarti a navigare in questo ambiente dinamico, offrendoti soluzioni su misura per la tua realtà. Usa la form di contatto che trovi qui.

 


 

 

Comprendere la cessione del credito

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Nel panorama delle agevolazioni fiscali e delle opportunità di finanziamento, la cessione del credito emerge come uno strumento sempre più rilevante e versatile. Ma cosa significa esattamente cedere un credito e in quali contesti si rivela essere la scelta più vantaggiosa? In questo approfondimento, esploreremo il concetto di cessione del credito, focalizzandoci in particolare sulle opportunità offerte dal Superbonus 110% e altre iniziative simili. Dal comprendere chi può beneficiare di questa opzione a valutare quando è più conveniente rispetto alle tradizionali detrazioni fiscali, ci addentreremo nei dettagli di questo strumento finanziario per aiutarti a navigare con sicurezza nel mondo delle agevolazioni fiscali e dei bonus edilizi.

 

Hai mai sentito parlare di “cessione del credito” e ti sei chiesto di cosa si tratti? È un concetto piuttosto semplice: immagina di avere un diritto di credito, ovvero una somma che qualcuno ti deve. Con la cessione del credito, puoi trasferire questo tuo diritto a un’altra persona o entità, che si occuperà di riscuoterlo al posto tuo.

Un esempio lampante di questa pratica si trova nel contesto del Superbonus 110%, una misura introdotta dal decreto Rilancio per incentivare lavori di efficientamento energetico e adeguamento antisismico nelle abitazioni. In questo caso, ciò che viene ceduto è il credito d’imposta, ovvero una somma che lo Stato ti deve sotto forma di riduzione fiscale o compensazione di debiti.

Ma come puoi sfruttare al meglio il Superbonus? Hai due opzioni: la prima è la forma “standard” di detrazione fiscale, che ti permette di recuperare il 110% dei costi sostenuti per i lavori. La seconda è appunto la cessione del credito, o in alternativa, lo sconto in fattura. Queste due nuove modalità, introdotte sempre dal decreto Rilancio, non si applicano solo ai lavori che rientrano nel Superbonus 110%, ma si estendono anche ad altri interventi, come il recupero edilizio (bonus ristrutturazione), il restauro delle facciate (bonus facciate) e l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Chi può approfittarne e come funziona

Se stai pensando di sfruttare il Superbonus o altri bonus edilizi, potresti chiederti chi può effettivamente procedere con la cessione del credito. La risposta è semplice: se hai diritto a un credito d’imposta per il Superbonus o altri incentivi edilizi, hai la possibilità di cederlo. Questo può essere fatto a una delle banche che aderiscono al programma, ad altri intermediari finanziari, direttamente all’impresa che effettua i lavori sulla tua abitazione, o ad altri soggetti quali privati, professionisti, società o enti.

Chi può beneficiare della cessione del credito?

La cessione del credito è un’opzione per chi soddisfa i requisiti per accedere al Superbonus e agli altri bonus edilizi. Per maggiori dettagli sui beneficiari del Superbonus 110%, puoi trovare qui tutte le informazioni necessarie.

Il processo di cessione del credito alle banche

Ecco come funziona la cessione del credito in pratica: diciamo che un’impresa effettua lavori sulla tua proprietà, come miglioramenti energetici, misure antisismiche, o il rifacimento della facciata. Questi lavori ti danno diritto a una detrazione fiscale. A questo punto, puoi scegliere di cedere il tuo credito d’imposta a una banca. In cambio, ricevi immediatamente la liquidità necessaria per pagare l’impresa (o le imprese) che hanno effettuato i lavori, cedendo una percentuale sul valore del credito.

In seguito, la banca acquisisce l’agevolazione fiscale che ti spetterebbe. Questa può essere utilizzata in compensazione nel corso di 5 anni o più, a seconda delle rate annuali previste per la detrazione originale.

Quando è vantaggioso optare per la cessione del credito?

Hai in mente di ristrutturare la tua casa e ti stai chiedendo quale sia la soluzione finanziaria più adatta a te? La detrazione fiscale, in particolare quella del 110%, potrebbe essere la scelta ideale se disponi della liquidità necessaria per affrontare le spese iniziali e hai la possibilità di recuperare questi costi attraverso detrazioni IRPEF nei prossimi anni. Tuttavia, se ti trovi in una situazione in cui la liquidità è limitata o la tua capacità fiscale non è sufficiente per sfruttare appieno le detrazioni, allora la cessione del credito, così come lo sconto in fattura, potrebbe rappresentare la soluzione ideale.

In particolare, se sei un lavoratore autonomo con partita IVA in regime forfettario e non hai altri redditi soggetti a IRPEF, la cessione del credito o lo sconto in fattura diventano le uniche opzioni per approfittare dei bonus edilizi, sempre in riferimento a lavori su immobili residenziali.

Decidendo di procedere con la cessione del credito, è importante ricordare che questa scelta deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, è necessario ottenere le asseverazioni tecniche per lavori di riqualificazione energetica e antisismica, oltre al visto di conformità per la documentazione. Questi passaggi sono essenziali per garantire che tutto proceda nel rispetto delle normative vigenti.

 

Vuoi esplorare come la cessione del credito può beneficiare te o la tua azienda? Se ti servono maggiori informazioni, contatta i nostri mediatori creditizi lasciando un messaggio attraverso la form di contatto che trovi qui.