Conviene la surroga del mutuo a tasso variabile proprio adesso?

Surroga del mutuo a tasso variabile: conviene farlo in questo momento?

 

 

La surroga del mutuo a tasso variabile è sicuramente una soluzione da considerare, ma non sempre si dimostra efficace contro rate troppo elevate.

 

Fare il pieno di risparmio con la surroga del mutuo?

Il rapido aumento dei tassi d’interesse negli ultimi mesi ha causato confusione tra le famiglie, soprattutto per coloro che avevano recentemente sottoscritto un mutuo a tasso variabile e si sono trovati a dover pagare rate più alte del previsto.

È importante sottolineare che quando si stipula un contratto del genere, c’è sempre un rischio. Tuttavia, nessuno si aspettava che i tassi aumentassero così rapidamente così presto, soprattutto dopo aver toccato il minimo storico solo due anni fa.

A causa di questo, molte persone stanno considerando l’opzione della surroga, ovvero la possibilità di sostituire il vecchio mutuo con uno nuovo, con condizioni migliori, sia con la propria banca o un’altra.

Secondo la banca dati del CRIF, nel 2022 le surroghe del mutuo sono diminuite del 58,2%, causando un calo delle richieste di nuovi mutui del 22,7%, nonostante l’erogazione dei nuovi mutui sia diminuita solo del 1,1%.

Potreste chiedervi perché gli italiani non stiano scegliendo la surroga proprio ora che i tassi d’interesse stanno aumentando. La risposta è semplice: se una persona ha già un mutuo a tasso variabile e vuole sostituirlo con uno a tasso fisso, la banca gli offrirà il nuovo contratto alle attuali condizioni di mercato, ovvero tassi di interesse intorno al 3,50%.

Ciò non rappresenterebbe un grande vantaggio rispetto alle attuali offerte a tasso variabile. In realtà, il boom delle surroghe in Italia si è verificato tra il 2015 e il 2020, quando i tassi d’interesse erano molto bassi e moltissime famiglie hanno sostituito il loro vecchio mutuo con uno più conveniente.

 

 

La surroga del mutuo a tasso variabile non sempre è conveniente

La surroga del mutuo a tasso variabile non è sempre vantaggiosa. In realtà, conviene quando i tassi di mercato stanno diminuendo, non quando aumentano. Prima di prendere una decisione, è importante valutare se la differenza tra un tasso variabile e uno fisso è significativa e se i tassi di mercato potrebbero tornare a scendere. Inoltre, bisogna verificare l’ammontare del capitale residuo.

Per capire se la surroga del mutuo a tasso variabile sia conveniente, è importante conoscere il funzionamento dell’ammortamento alla francese. La rata del mutuo è composta da una quota di capitale e una di interessi, con la prima che aumenta e la seconda che diminuisce man mano che si pagano le rate.

La surroga è vantaggiosa solo se si riesce a ottenere un tasso più basso con un capitale ancora alto, altrimenti la convenienza diventa inferiore. Inoltre, nel caso di passaggio da un tasso variabile a uno fisso, il calcolo potrebbe essere errato.

Supponiamo di voler sostituire un mutuo a tasso variabile con uno a tasso fisso che non presenti condizioni migliori (ad esempio, in un periodo in cui i tassi di mercato sono in aumento). La convenienza della surroga sarebbe già limitata.

Se inoltre il capitale residuo del mutuo fosse basso, potremmo risparmiare solo pochi soldi ora ma correre il rischio di pagare di più in futuro, quando i tassi saranno più bassi e la rata del mutuo a tasso variabile si ridurrà nuovamente.

La surroga del mutuo a tasso variabile, quindi, non sembra essere sempre la soluzione ideale per risolvere il problema delle rate del mutuo troppo alte. Bisogna saper aspettare il momento giusto per richiederla.

 

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