Mandato fiduciario: cosa sapere e come usarlo
Trasferire solo formalmente i propri beni ad una fiduciaria, garantisce maggiore riservatezza sulla gestione del patrimonio.
Che cos’è il mandato fiduciario
Il mandato fiduciario è un accordo giuridico in cui un soggetto, chiamato fiduciante, trasferisce la proprietà formale di uno o più beni ad un’altra persona o ente, chiamato mandatario o società fiduciaria. In questo modo, il fiduciante mantiene la proprietà sostanziale dei beni, ma li affida alla gestione trasparente e riservata del mandatario. La società fiduciaria è obbligata a seguire le istruzioni del fiduciante per l’amministrazione dei beni.
Quali vantaggi implica il mandato fiduciario?
Il mandato fiduciario consente al fiduciante di trasferire la titolarità formale dei propri beni ad un soggetto terzo, come una società fiduciaria, senza perdere il controllo su di essi e senza rischiare di perderli o di intaccarne il valore in caso di dissesto della società fiduciaria. Infatti, i beni trasferiti alla fiduciaria formano un patrimonio separato di quest’ultima.
Trasferire i beni ad una fiduciaria consente di beneficiare di maggiore riservatezza sulla gestione del proprio patrimonio, poiché la fiduciaria è tenuta per legge a garantire la massima riservatezza sull’identità del fiduciante e sui dettagli del contratto di mandato fiduciario.
Il fiduciante, in qualsiasi momento, può richiedere un rendiconto sulla propria posizione patrimoniale amministrata dalla fiduciaria, richiedere la restituzione dei beni affidati e revocare il mandato, estinguere i rapporti con la fiduciaria.
Gestione e l’amministrazione dei beni
La fiduciaria si occupa della gestione del patrimonio del mandante mediante l’interposizione, assumendo l’obbligo di amministrare e gestire al meglio il patrimonio, le partecipazioni sociali o i valori mobiliari in linea con gli obiettivi stabiliti dal mandante.
È importante sottolineare che c’è una differenza tra l’amministrazione e la gestione dei beni: mentre l’amministrazione prevede la custodia e la cura dei beni da parte della fiduciaria, con il ritorno dei beni al mandante alla scadenza, la gestione implica l’investimento o il disinvestimento dei beni per generare profitti a beneficio del mandante.
Inoltre, la fiduciaria ha il compito di gestire i beni in conformità alle leggi e alle normative in vigore, nonché di fornire regolari rendicontazioni al mandante sullo stato dei beni e dei profitti generati.
La fiduciaria deve anche agire sempre nell’interesse del mandante e seguire le istruzioni che questi le fornisce. In caso di inadempienza, il mandante può recedere dal contratto di fiducia e richiedere il risarcimento dei danni subiti.
Quali vantaggi ne derivano?
La fiduciaria consente di distaccare formalmente una parte del proprio patrimonio per farlo amministrare e gestire da professionisti esperti, per diverse ragioni. Una volta incaricato tramite mandato, il fiduciario diventa formalmente il titolare dei beni del fiduciante e agisce nei confronti dei terzi.
La separazione patrimoniale, offerta dalla fiduciaria, protegge il patrimonio affidato dalle azioni dei creditori, garantisce maggiore privacy rispetto alla composizione del patrimonio, permette di ottenere investimenti mirati e seguiti da professionisti esperti in un contesto istituzionalmente riconosciuto e vigilato.
Altresì, la fiduciaria è spesso utilizzata per organizzare il trasferimento generazionale, tramite mandato fiduciario e istruzioni impartite dal mandante, per prevedere specifici diritti per alcuni membri della famiglia e istituire fondi non disponibili, rispettando i divieti dei patti successori e delle quote di legittima.
Contenuto minimo di un mandato fiduciario
Il mandato fiduciario prevede un contratto che disciplina il rapporto tra il mandante e la società fiduciaria. Tale contratto deve contenere informazioni quali:
- l’elenco dei beni e diritti affidati alla fiduciaria,
- i poteri assegnati alla società, la possibilità per il mandante di modificare o revocare tali poteri in qualsiasi momento,
- la facoltà per la fiduciaria di declinare istruzioni illegali o contrarie alle norme di legge,
- il divieto per la società di cedere il contratto,
- la data entro cui la fiduciaria deve rendere conto delle attività al mandante.
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