cessione dei crediti 2023

Cessione dei crediti Superbonus, come funziona e per chi vale? Le nuove condizioni

 

 

Cessione dei crediti: aggiornamenti importanti su lavori e acquisto casa

 

Per quali lavori sarà ancora possibile lo sconto in fattura?

Cessione dei crediti 2023: per il superbonus la possibilità dello sconto in fattura rimane per tutti coloro che hanno depositato la comunicazione di inizio lavori (Cilas) entro il 16 febbraio. Vale anche nel caso in cui successivamente al 16 febbraio venga presentata una variante al progetto originario. Nulla cambia nemmeno sull’entità della detrazione per quest’anno: 110% con Cilas presentata entro il 31 dicembre 2022, 90% se la comunicazione è successiva.

Superbonus, come funziona la cessione per chi ha comprato casa?

Il decreto del governo bloccava la cessione del superbonus a chi stava comprando la casa e non aveva registrato il preliminare di compravendita entro il 16 febbraio. Rimane questa norma? No, siccome la registrazione di un compromesso richiede trenta giorni dalla sottoscrizione con un emendamento si è deciso che il 16 febbraio è il termine entro cui andava effettuata la Cilas e non la registrazione.

Cessione dei crediti, quali sono i termini per gli altri bonus casa?

Un emendamento della maggioranza ha ripristinato la cessione per il bonus barriere architettoniche. Per gli altri bonus la cessione è possibile solo se i lavori sono iniziati entro il 16 febbraio. Se sono opere che richiedono comunicazioni o autorizzazioni conta la data della trasmissione dei moduli.

Caldaie o serramenti in edilizia libera, come si dimostra l’inizio lavori?

In due modi: il primo con un bonifico parlante da cui emerga il pagamento almeno di un acconto. Il secondo è un atto notorio con un profilo penale in caso di mendacio con cui contribuente e impresa dichiarano che è stato formato un contratto entro il 16 febbraio. Se l’impresa ha capacità fiscale per chiedere le detrazioni bene, se deve poi cedere a una banca dovrà trovare quella che accetti su una base così fragile.

Le banche torneranno ad accettare le cessioni dei crediti?

Qualche dubbio è legittimo. Pochi giorni fa sono stati effettuati sequestri di crediti operazioni finite sotto le lenti della magistratura per oltre due miliardi di euro e siccome di solito le banche sono l’ultimo anello della catena è ovvio che qualcuna sarà stata coinvolta. Già questo basta a far capire quale potrà essere l’atteggiamento delle aziende di credito, in una fase in cui oltretutto sono costrette dalla situazione economica a tenere un atteggiamento estremamente prudenziale negli affidamenti. Oltretutto il continuo cambio delle norme certo non le invoglia.

Cessione dei crediti, cosa cambia per le banche?

Ma le banche ora non sono sollevate di ogni responsabilità se dimostrano di aver fatto i controlli? La manleva con cui viene garantito che la richiesta e la verifica della documentazione sulle operazioni fa venir meno la colpa grave evidentemente non le rassicura, visto che di fatto era stata anche disciplinata da la circolare 33 dell’Agenzia delle entrate lo scorso 6 ottobre, ma non ha sicuramente la forza di fermare gli effetti dei procedimenti penali. Da allora infatti le cessioni non si sono sbloccate.

 

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