Fondo dei fondi BEI, sviluppo e resilienza delle imprese del settore turistico

 

 

Fondo dei Fondi BEI: dal 15 marzo 2023 al 30 giugno 2025 (salvo completo assorbimento delle risorse del Fondo Tematico Turismo antecedente a tale data), le richieste di finanziamento, complete di una descrizione dell’investimento e/o progetto e di una indicazione di fabbisogno finanziario, nonché di ogni altra documentazione indicata nelle apposite schede approntate dagli Intermediari   Finanziari, possono essere presentate on line agli Intermediari Finanziari medesimi, tramite seguenti indirizzi web: https://fondoturismosostenibile.finint.com/, http://www.equiterspa.com/advisory/fondo-turismo/ o https://bcc.gruppobcciccrea.it/Imprese/fondotematicoturismosostenibile.html.

 

Fondo dei Fondi BEI

Prestiti e investimenti in equity o quasi-equity finalizzati a supportare progetti innovativi volti al miglioramento dell’offerta turistica, in un’ottica di transizione verde e digitale

Obiettivi

  • aumentare l’offerta di servizi al turismo
  • sostenere gli investimenti innovativi a favore della transizione digitale e verde
  • incoraggiare i processi di integrazione delle imprese

Almeno il 50% delle risorse è destinato a progetti che prevedono elementi di riqualificazione energetica

Risorse

Stanziamento: € 357.700.000 (almeno il 40% delle risorse è riservato a progetti realizzati nel mezzogiorno)

Destinatari del Fondo dei Fondi BEI

  • imprese del turismo private incluse nel codice del turismo
  • imprese private che erogano o intendono erogare servizi e/o forniture, prestano o intendono prestare beni, gestiscono o intendono gestire infrastrutture connesse all’esercizio dell’attività turistica o poste a servizio delle professioni turistiche e/o dell’offerta turistica
  • imprese private ricadenti in dette categorie, operanti sulla base di concessioni pubbliche o nell’ambito di schemi di partenariato pubblico-privato (a prevalenza privata), con fatturato pari ad almeno € 1.000.000 negli ultimi due bilanci approvati
  • società veicolo costituite per lo sviluppo di un progetto turistico (anche società immobiliari e/o di diversa
    natura)

Termine di invio delle domande: prime tranche disponibili

Non è prevista la creazione di ordini di graduatoria cronologici per il Fondo dei Fondi BEI

Progetti ammissibili

  • creazione, rinnovo, ammodernamento di strutture ricettive (alberghi, ristoranti, B&B, campeggi) e di infrastrutture per il turismo (parchi ricreativi, strutture turistiche montane)
  • investimenti nel turismo sostenibile e commessi alla transizione verde (gestione rifiuti, acqua, energia, salute e sicurezza)
  • investimenti in progetti di digitalizzazione dei processi e/o dell’offerta e investimenti in formazione del personale
  • investimenti in una mobilità pulita, sostenibile e connessa con il turismo (piste ciclabili, percorsi pedonali, sviluppo di nuovi itinerari turistici)

Spese ammissibili

  • investimenti e capitale circolante
  • acquisto edifici -> ammissibile purché direttamente connesso all’operazione, nei limiti dell’importo indicato da perizia giurata
  • acquisto terreni -> ammissibile si presenti una perizia giurata e il prezzo non superi il 10% del totale ammissibile

Ai fini del finanziamento di investimenti e/o progetti ammissibili, gli Intermediari Finanziari metteranno a
disposizione dei destinatari finali:

  • prodotti di prestito
  • equity (quota di minoranza) o quasi equity
  • prodotti aventi analoghe strutture o effetti

Copertura fino al 90% dei costi di investimento, nel limite di € 30.000.000 per ciascun progetto

Durata dei prestiti massima di 20 anni per le attività di investimento e fino a 15 anni per il supporto di capitale circolante/liquidità

Costo dei prestiti commisurato ai tassi minimi di mercato comunicati dalla Commissione Europea.

Vantaggi del Fondo dei fondi BEI

  • flessibilità dell’offerta di prodotti: il fondo può offrire il prodotto o un mix di prodotti più adatto al tipo di progetto
  • il fondo, pur costituito da risorse pubbliche (PNRR) non assorbe quote di aiuti di stato
  • il fondo attribuisce maggior rilevanza al progetto più che all’andamento storico della controparte
  • il fondo è compatibile con i contratti di sviluppo.

Obiettivi e finalità

Gli obiettivi del Fondo dei Fondi BEI sono concepiti nel contesto del PNRR italiano e in particolare nell’ambito della “missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura “, investimento 4.2, che mira, tra l’altro, a promuovere gli investimenti in infrastrutture e servizi turistici strategici, a rinnovare l’ecosistema del turismo e a promuovere il turismo locale e sostenibile.

Il sostegno finanziario fornito dal fondo tematico deve mirare a:

  • sostenere gli investimenti innovativi a favore della transizione digitale;
  • aumentare l’offerta di servizi al turismo;
  • incoraggiare i processi di aggregazione delle imprese.

 

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DOCUMENTI
 

 

Dai nuova vita al bagno con 2 vantaggiosi bonus!

 

 

Stai pensando di rinnovare il tuo bagno nel 2023? Abbiamo delle ottime notizie per te! Ora hai la possibilità di usufruire di due agevolazioni fiscali che renderanno il tuo progetto ancora più conveniente. Parliamo del Bonus Ristrutturazioni al 50% e del Bonus Barriere Architettoniche. Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli su come ottenere questi bonus e trasformare il tuo bagno in uno spazio moderno e funzionale.

Bonus Ristrutturazioni al 50%: chi può accedere?

Il Bonus Ristrutturazioni, che scadrà il 31 dicembre 2024, offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per il restauro della tua abitazione, inclusi i lavori di ristrutturazione del bagno. Questa detrazione può essere divisa in 10 quote annuali uguali e recuperata come rimborso Irpef nella dichiarazione dei redditi. L’importo massimo delle spese detraibili è di 96.000 euro. Per accedere a questo bonus, tuttavia, ci sono alcuni requisiti da rispettare.

Il Bonus Ristrutturazioni è riservato ai proprietari dell’immobile o ai titolari del diritto di usufrutto. Anche i familiari conviventi possono beneficiare di questa agevolazione. Tuttavia, è importante tenere presente che le spese detraibili riguardano esclusivamente interventi su abitazioni, strutture unifamiliari e condomini ad uso civile. Sono escluse le strutture commerciali, ricettive e gli immobili con destinazione diversa da quella abitativa, come garage e capannoni.

Quali lavori sono ammessi per il Bonus Ristrutturazioni?

Non tutti i lavori eseguiti nel bagno danno diritto al Bonus Ristrutturazioni al 50%. Sono esclusi i lavori di manutenzione ordinaria, come la sostituzione di rubinetti o sanitari, che potevano invece beneficiare del Bonus Idrico (scadenza 28 febbraio). Tuttavia, i lavori di manutenzione straordinaria sul bagno di unità immobiliari singole e sui servizi igienici delle parti comuni di edifici residenziali sono ammessi. Inoltre, qualora si voglia abbattere le barriere architettoniche per rendere il bagno accessibile ai disabili, questo tipo di intervento rientra nel Bonus Barriere Architettoniche.

Le spese detraibili includono anche quelle relative alla consulenza e alla progettazione degli ambienti.

 

Bonus Bagno 2023

Bonus Barriere Architettoniche al 75%: agevolazioni per l’accessibilità

Il Bonus Barriere Architettoniche, previsto dal decreto Rilancio e prorogato al 31 dicembre 2025, offre una detrazione del 75% da spalmare su cinque anni per i lavori di ristrutturazione che mirano a rendere le abitazioni accessibili nel rispetto delle norme sulla disabilità. Questo bonus non riguarda solo l’installazione di montascale e ascensori, ma comprende anche i lavori di ristrutturazione del bagno. I requisiti per accedere a questa agevolazione sono indipendenti dal fatto che nella residenza viva o meno una persona disabile.

Come funziona il Bonus Barriere Architettoniche?

La detrazione Irpef è valida per i lavori effettuati entro il 31 dicembre 2025 su edifici già esistenti. Il bonus corrisponde al 75% delle spese sostenute, fino a un importo massimo di 50.000 euro, sia per le villette unifamiliari che per gli appartamenti condominiali. Nel caso di lavori condominiali, occorre l’approvazione della maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno 1/3 del valore millesimale dell’edificio. È importante notare che la detrazione non può essere trasferita agli eredi o ai nuovi acquirenti dell’immobile.
Il bonus viene distribuito in 5 anni, ma è possibile anche optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, grazie al Decreto Cessioni.

Documentazione e requisiti per entrambi i bonus

Per beneficiare di entrambi i bonus, è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, che indichi anche la Partita IVA dell’azienda che ha svolto i lavori. Inoltre, è obbligatorio richiedere i permessi necessari, come la CILA, al Comune in cui si trova l’immobile. Assicurati di conservare la dichiarazione dei redditi annuale e i dati catastali dell’immobile.

 

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Bando Horizon Europe EIC Accelerator

 

 

Il bando Horizon Europe EIC Accelerator si rivolge a startup innovative e piccole-medie imprese (PMI) che soddisfano determinati requisiti. È aperto anche a persone fisiche interessate a costituire una PMI, inclusi gli investitori che presentano proposte per conto di una PMI o di una mid-cap.

Caratteristiche del bando Horizon Europe EIC Accelerator

Beneficiari del Bando Horizon Europe EIC Accelerator

  • Startup innovative e piccole-medie imprese (PMI) che:
    • Rientrano nella definizione di piccole-medie imprese fornite dalla Commissione Europea (https://ec.europa.eu/growth/smes/sme-definition_en) quindi hanno massimo 250 dipendenti; non sono controllate / maggioranza posseduta da una grande azienda; hanno un fatturato inferiore a 50M€ di fatturato.
    • Stanno sviluppando prodotti/servizi ad alto impatto, con il potenziale di creare nuovi mercati o sconvolgere quelli esistenti;
    • Hanno l’obiettivo di promuovere innovazioni orientate al mercato ma basate su scoperte scientifiche o tecnologiche;
    • Necessitano di finanziamenti importanti per un lungo periodo di tempo prima di generare introiti significativi.
  • Small mid-caps (fino a 500 dipendenti) – solo per una rapida espansione e componente di investimento,
  • Persone fisiche disposte a costituire una PMI (compreso un investitore che presenta una proposta per conto di una PMI/mid-cap).
  • I progetti possono essere riguardare qualsiasi tecnologia e settore industriale (EIC Accelerator Open) oppure sfide tecnologiche specificamente individuate dalla Commissione (EIC Accelerator Challenges), per le quali è riservata una porzione dei fondi.

Finanziamento e spese ammesse

Il Bando Horizon Europe EIC Accelerator offre:

  • Finanziamento a fondo perduto (GRANT) fino a 2,5 milioni di euro, a copertura del 70% di costi diretti (personale, attrezzature, consulenze) e indiretti (spese generali) di un progetto d’innovazione della durata massima di 24 mesi. I costi indiretti sono calcolati applicando una maggiorazione forfettaria fissa del 25% ai costi diretti. I fondi sono erogati per stati d’avanzamento con un’anticipazione di circa il 30% a inizio progetto. Le attività finanziabili sono:
    • Prototipazione e dimostrazione a livello di sistema;
    • Sviluppo di nuove features e test necessari per soddisfare i requisiti normativi e di standardizzazione;
    • Gestione della proprietà intellettuale e certificazione prodotto/azienda per avviare commercializzazione.
  • Investimento in equity (EQUITY) da 500.000 euro a 15 milioni di euro, a copertura delle attività svolte nei 24 mesi di progetto non finanziate a fondo perduto, come industrializzazione, produzione, marketing, commercializzazione e scale-up, per co-finanziare le attività finanziate a fondo perduto (cioè per coprire il 30% non coperto dal Grant) e per lo scale-up successivo ai 24 mesi di progetto.

Nel concreto si traduce nella forma di:

  • Equity: il Fondo EIC acquista azioni della società partecipante, al fine di ottenere dividendi dal loro possesso o capital gains dalla loro vendita, nel caso di crescita delle azioni;
  • Quasi-equity: si tratta di strumenti finanziari il cui rimborso o rendimento è legato all’andamento dei flussi di cassa del progetto destinato all’investimento. Si tratta di strumenti finanziari ibridi, che hanno le caratteristiche di rischio tipiche del capitale di rischio, ma anche un tasso di rendimento prefissato, come i finanziamenti veri e propri.

I termini specifici di investimento saranno considerati caso per caso e negoziati con l’azienda nel corso del processo di due diligence eseguito dal Fondo EIC. Gli investimenti non dovranno superare il 25% delle azioni con diritto di voto della società, e saranno effettuati con una prospettiva medio-lunga sul ritorno dell’investimento (7-10 anni) con un massimo di 15 anni.

Procedimento ed erogazione del Bando Horizon Europe EIC Accelerator

La presentazione del progetto si articola su tre stadi:

  • Stadio 1: Proposta breve (questionario di circa 30 domande + pitch 10 slide + video 3 min), che può essere inviata in qualsiasi momento e viene valutata “a sportello”, con esito entro 4-6 settimane. Nessuna erogazione finanziaria ma valutazione qualitativa: GO/NO GO. Almeno 2 GO su 4.
    I valutatori valutano: team, innovazione, potenziale di crescita.
  • Stadio 2: Proposta completa (questionario di circa 140 domande + pitch senza limiti di slide + conto economico previsionale a 6 anni + FTO + Data Management Plan + LOI), che può essere presentata SOLO in seguito all’esito positivo dello Stadio 1, entro una delle scadenze (cut-off) fissate ogni anno, con esito entro 1 mese dalla presentazione.
    Per il 2023 sono previste 4 cut-off:
    • 11 gennaio 2023: EIC Accelerator Open,
    • 22 marzo 2023: EIC Accelerator Open, EIC Accelerator Challenges,
    • 7 giugno 2023: EIC Accelerator Open, EIC Accelerator Challenges,
    • 4 ottobre 2023: EIC Accelerator Open, EIC Accelerator Challenges.

La valutazione è qualitativa: GO/NO GO. Con 3 GO su 3 si accede allo stadio 3.
I valutatori valutano (oltre ai parametri dello stadio 1): modello di business, partnership e financials.

  • Stadio 3: Pitch di fronte ad investitori con domande, generalmente dopo 9 settimane dall’esito dello Stadio 2.
    Decisione finale della Commissione. Erogazione del 30% Grant alla Firma del Grant Agreement.
    Sull’equity dipende da quanto verrà concordato con la Commissione Europea allo Stadio 3.

In caso di esito negativo (per Stadio 1, Stadio 2 e Stadio 3) è data la possibilità di ripresentare la proposta solo una seconda volta. Se anche la seconda presentazione avrà esito negativo, non potrà essere presentata per i successivi 12 mesi.

Scarica il PDF del Bando Horizon Europe EIC Accelerator

https://www.grifofinance.com/wp-content/uploads/2023/06/EIC-Accelerator.pdf

Link al Bando Horizon Europe EIC Accelerator online

https://eic.ec.europa.eu/eic-funding-opportunities/eic-accelerator_en

 

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Bando per l’internazionalizzazione 2023, Confindustria Regione Emilia Romagna

 

 

Sei un’azienda con sede operativa in Emilia Romagna? Hai mai pensato di ampliare la tua presenza oltre i confini nazionali? Confindustria Regione E/R ha una fantastica opportunità per te. GrifoFinance, in collaborazione con BlueGreen, ti possono aiutare in ogni step delle procedure necessarie.

Bando per l’internazionalizzazione

APERTURA: 27/04/2023 ore 12.00
SCADENZA: 21/06/2023 ore 16.00
Bando di tipo valutativo a graduatoria (non è prevista chiusura anticipata per esaurimento fondi).

Beneficiari del bando per l’internazionalizzazione

  • PMI con sede operativa in Emilia-Romagna, che appartengano a settori di attività corrispondenti ai codici ATECO nell’elenco allegato.
    Sono ammessi al bando per l’internazionalizzazione anche consorzi d’imprese con le caratteristiche sopra indicate.

Progetti ammissibili

  • Interventi finalizzati a realizzare percorsi di internazionalizzazione che abbiano come obiettivo un’area geografica omogenea e si avvalgano di consulenze, partecipazione a fiere o eventi promozionali nei Paesi obiettivo, azioni di marketing digitale e realizzazione di materiale promozionale. Le attività devono concludersi entro il 31/12/2024.
    Non sono ammesse partecipazioni a fiere/eventi già finanziati per gli stessi beneficiari dal “bando per il sostegno a progetti di promozione dell’export e partecipazione a eventi fieristici nel 2023”.
    Per le singole imprese i progetti devono prevedere spese per minimo 30.000 € e massimo 60.000 € IVA esclusa.
    Per i consorzi i progetti devono prevedere spese per minimo 60.000 € e massimo 150.000 € IVA esclusa.

Spese ammesse

  • ASSESSMENT: consulenze finalizzate all’accrescimento delle potenzialità de beneficiario attraverso servizi di analisi e orientamento, avvicinamento a servizi digitali e virtuali, preparazione piano export digitale, preparazione piano di sviluppo sui mercati target.
  • TEMPORARY EXPORT MANAGER e/o DIGITAL EXPORT MANAGER
  • MARKETING DIGITALE: realizzazione di campagne di marketing digitale o vetrine digitali in lingua estera promozione del sito, strumenti di SEO, SEM.
  • CONSULENZA PERBUSINESS ONLINE: consulenza e assistenza tecnica per l’avvio e sviluppo di attività di promozione e commercializzazione on line (consulenza e formazione per uso piattaforme on line).
  • MATERIALE PROMOZIONALE: realizzazione di video, cataloghi, etc. in lingua estera per max 3.000 euro
  • FIERE INTERNAZIONALI: partecipazione da parte del beneficiario del contributo a fiere all’estero o in Italia con qualifica “internazionale”, di natura fisica (affitto spazi, noleggio allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti) o virtuale (iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari).
  • B2B ED EVENTI: adesione da parte del beneficiario del contributo a eventi promozionali, incontri di affari, b2b in forma fisica o virtuale, collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale.
  • COSTI GENERALI, calcolati a forfait del 7% sulle spese precedenti.
    COSTI DI PERSONALE (SOLO PER LE AGGREGAZIONI DI IMPRESE), calcolati a forfait del 10%. sulle spese precedenti.
  • FIERE IN PRESENZA: affitto spazi, noleggio allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti.
  • FIERE VIRTUALI: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, consulenze in campo digital, hosting, produzione di contenuti digitali, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari.
  • EVENTI B2B: adesione da parte del beneficiario del contributo a eventi promozionali, incontri di affari, b2b in forma fisica o virtuale, collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale. Gli eventi non possono essere organizzati dal beneficiario, né essere a suo esclusivo beneficio, ma essere eventi a favore di diversi soggetti partecipanti.
  • COSTI GENERALI: spesa riconosciuta applicando un tasso forfettario del 5% alla somma delle voci di spesa precedenti. Per tale spesa il beneficiario è esonerato da obblighi di rendicontazione.

Le fatture devono essere emesse tra la data di presentazione della domanda e il 31/12/2024.
Sono ammesse le spese per anticipi pagati prima della presentazione della domanda per la prenotazione dello spazio espositivo o adesione a fiere.

Note:

  1. È obbligatorio un intervento “consulenziale”, di tipo Assessment, Temporary manager o Consulenza per business online (spese descritte sopra).
  2. Non è obbligatorio individuare una fiera in particolare, si può finanziare la partecipazione a più fiere ed eventi B2B.
  3. È obbligatorio individuare un mercato internazionale “target”.

Finanziamento

Contributo a fondo perduto del 50% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 60.000,00 per i partecipanti in forma singola e 150.000 per i consorzi.

Il contributo può arrivare al 55% in caso di:

  • Impresa femminile e/o giovanile
  • Beneficiario con sede operativa in aree montane, aree comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato o aree interne (si vedano elenchi allegato al bando).
  • Beneficiario con fatturato oltre 2 milioni di euro e in possesso del rating di legalità (articolo 5-ter del decreto-legge 1/2012, come modificato dal D.L 29/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 62/2012) e del Decreto MEF-MISE 20 febbraio 2014, n.57).

Rendicontazione

La rendicontazione avverrà in un’unica soluzione a saldo, entro il 28 febbraio 2025.

Ai contributi di cui al presente bando si applica il Regolamento CE 1407/2013 del 18 dicembre 2013 in materia di aiuti “de minimis”.

Link al bando per l’internazionalizzazione

https://fesr.regione.emilia-romagna.it/opportunita/2023/bando-per-il-sostegno-a-progetti-di-internazionalizzazione-delle-pmi-consorzi-e-aggregazioni-di-pmi-2023

 

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Bando Campania Startup 2023, Regione Campania

 

 

Hai un’idea rivoluzionaria? Vuoi trasformarla in realtà e portare la tua startup al successo? La Regione Campania ha aperto le porte a un’incredibile occasione di finanziamento: il Bando Campania Startup 2023!

 

Caratteristiche Bando Campania Startup 2023 della Regione Campania

APERTURA: 15/06/2023
SCADENZA: 31/07/2023
Dotazione finanziaria: 30.000.000 €

Beneficiari del bando Campania Startup 2023

  • Startup innovative con sede operativa in Campania.
  • Persone fisiche che intendano costituire una startup innovativa con sede operativa in Campania.

Progetti ammissibili per il bando Campania Startup 2023

Spese ammesse per il bando Campania Startup 2023

1) Spese connesse all’investimento materiale e immateriale

  • Impianti specifici, macchinari, attrezzature,
  • Acquisto/realizzazione proprietà intellettuale e programmi informatici funzionali all’attività di impresa.

2) Consulenze funzionali all’avvio e/o allo sviluppo del progetto

  • Aventi ad oggetto servizi di sostegno all’innovazione,
  • Aventi ad oggetto servizi di sostegno alla penetrazione del mercato.

3) Spese di gestione

  • Spese del personale contrattualizzato a tempo determinato o indeterminato, impiegato nelle attività progettuali,
  • Spese generali,
  • Altri costi di esercizio.

Finanziamento

  • Contributo a fondo perduto pari al 70% della spesa ammissibile. Nel caso in cui la spesa di investimento ammissibile risulti, all’esito della valutazione, di importo inferiore o uguale a € 100.000, l’intensità di aiuto sarà aumentata al 80% della spesa ammissibile.
  • L’importo massimo del contributo concedibile sarà pari a € 350.000.Al momento non sono disponibili altre informazioni, in quanto la Regione Campania ha per ora pubblicato solo un avviso di pre-informazione:
    https://europa.regione.campania.it/campania-startup-2023/

Informazioni più dettagliate saranno disponibili con la pubblicazione del bando completo.

 

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